Questo è il racconto con l’ultimo POV di questo speciale di Natale!

Io, La Corte e Alice Jane Raynor riapriamo la rubrica sui Punti di Vista in cui scriviamo qualcosa partendo da un punto di vista speciale, questo Natale un po’ più del solito.
Tutti gli oggetti sanno che esiste una notte all’anno in cui ogni desiderio può essere esaudito, basta solo chiedere alla persona giusta.
Se ne stava comodamente appoggiato alla finestra del corridoio, cercando di trovare una posizione comoda e calda in cui assopirsi, almeno fino al mattino.
La settimana di Natale era sempre stancante. Le visite dei parenti, degli amici, alcuni con figli e animali da compagnia e lui finiva sempre per essere stropicciato o impilato o gettato nella cassapanca, per fare spazio.
Poi, qualcuno di buon cuore lo sistemava sulla panca vicino alla finestra, in modo che si riprendesse un po’ da tutte quelle noiosissime pieghe.
La Vigilia di Natale era, però, il suo momento preferito: le decorazioni si preparavano per scintillare al meglio, le lucine cercavano di accumulare più energia possibile in vista del grande giorno e la casa cadeva in uno stato di silenziosa attesa, ideale per rilassarsi.
Non quell’anno.
Qualcosa stava accadendo in salotto. Aveva sento un brusio di fondo, un chiacchiericcio inusuale per quella notte dell’anno, ma aveva deciso di non farci caso. Probabilmente era arrivata una nuova decorazione che non riusciva a dormire per l’eccitazione del suo primo Natale. Poi aveva colto un aroma particolare aleggiare nell’aria, un profumo di brace e legna speziata ma a quell’ora? Che avesse dormito più del previsto?
Aprì leggermente gli occhi, no: fuori era ancora buio. Ma allora, che stava succedendo?
«Qua va a fuoco la casa se non la piantate!» sentì urlare. Il brusio nel salotto era diventato progressivamente più forte, la zuccheriera gli passò davanti accompagnata da un cucchiaino e dalla cannella, «Corri presto!» disse la zuccheriera seminando un po’ di zucchero sul tappeto,
«Ma che succede?» chiese sbigottito,
«Una stellina è caduta in salotto, corri! Dobbiamo farla tornare in cielo!»
Cuscino si drizzò in piedi, saltò giù dalla panca e corse verso il camino. Vide che tutti avevano dato un po’ di loro stessi per costruire un razzo di fortuna e assistere la stellina, ormai piccolissima.
«Prendi un po’ della mia imbottitura piccolina, è 100% lana merinos e ti terrà al caldo quando volerai su.»
Chiusero il razzo e il ciocco del camino iniziò a bruciare più forte, tutti si allontanarono per proteggersi dal calore e in un secondo, sprigionando un aroma di zucchero e cannella il razzo era sparito.
Cuscino si diresse alla finestra più vicina con passo malfermo: doveva abituarsi a quel peso più leggero.
Vide una piccola bambola triste osservare il cielo, seguendo con lo sguardo la traiettoria colorata del razzo, non la volle disturbare e decise di accovacciarsi poco distante.
Chiuse gli occhi sospirando, desiderò che quel razzo arrabattato in fretta e furia funzionasse, desiderò che la stellina tornasse a splendere nel cielo, poi lentamente si addormentò felice aver visto tutti contribuire a creare qualcosa di così importante.
Tanti auguri di buon Natale!
Che carino il cuscino sonnacchioso ❤
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L’ha ripubblicato su Alice Jane Raynore ha commentato:
Il punto di vista di Omnilegent per il nostro POV natalizio ❤
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ah sì lo avevo già letto
proprio bellino
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